giovedì 5 agosto 2010

Il Sottomondo

Dagli albori del genere umano, sin dall'alba dei tempi, è esistita una "leggenda" sull'esistenza di una Terra Santa o Paradiso Terrestre.  Quanto sopra è presente negli scritti e tradizioni dei popoli d'Europa, Asia Minore, Cina, India, Egitto e delle Americhe.  Nell'Antica Grecia, nei Misteri di  Delfi e di Eleusi, ci si riferiva a questa Terra Celeste come al monte Olimpo ed ai Campi Elisi. Tra i Veda veniva indicata con diverse denominazioni, quali Ratnasanu (picco della Pietra Preziosa), Hermadri (montagna d'oro), e monte Meru (dimora degli dei), l'Olimpo degli indù.  Anche le Edda scandinave menzionano la città celestiale, che corrispondeva alla sotterranea Terra di Asar delle genti di Mesopotamia. In altre parole, il Paradiso Terrestre.  E’ la Terra d'Immortalità o Agharti, il Mondo Sotterraneo. Questa terra è il Valhalla dei germani, il Monte Salvar dei Cavalieri del Santo Graal, l'Utopia di Thomas More, la Città del Sole di Campanella, la Shangri-la del Tibet. Anche Platone, grande storiografo della perduta Atlantide, racconta di misteriose gallerie sotterranee che attraversano il continente, "gallerie sia spaziose che anguste nell'interno della terra". Menziona anche un grande sovrano "che siede al centro della terra ed è il mediatore della religione per tutto il genere umano."  Il mito di Agarthi si sposa a quello del suo straordinario Sovrano, un essere soprannaturale che è la sintesi della coscienza dell’intero pianeta. Nel dopoguerra un esploratore della Marina Militare Americana, l’Ammiraglio Richard Byrd compì una serie di esplorazioni polari che hanno aperto una serie di domande ancora prive di una risposta chiara.  Nel 1947 egli compì un volo esplorativo di 400 miglia “oltre” il Polo Nord e nel 1956 compì un volo di 2300 miglia “oltre” il Polo Sud. olo. “Oggi, 13 gennaio, membri della spedizione degli Stati Uniti hanno penetrato per 2300 miglia una terra “oltre” il Polo. Il volo è stato effettuato dall’Ammiraglio George Dufek della Marina Militare degli Stati Uniti”. Byrd puntò la rotta sul polo magnetico alla partenza senza variare direzione. Quello che egli vide viaggiano “oltre” il polo fu un cambiamento repentino delle condizioni climatiche come pure una mutazione generale della flora e della fauna. Per alcune migliaia di miglia si avventurò in volo in un territorio tropicale con tutte le caratteristiche di tale ambiente. La testimonianza del contrammiraglio Richard Byrd è una pietra miliare per la ricerca sulla Terra Cava. E che la Terra oltre ad essere cava abbia anche delle aperture ai poli potrebbe essere la vera scoperta del duemila. Possono nascere domande sul perché, se questo fosse vero, la scienza terrestre non avrebbe rivelato una simile realtà, a meno che la scienza terrestre non sia affatto a conoscenza di questo e la cosa sarebbe molto significativa. L’ammiraglio Byrd morì poco dopo dalla seconda esplorazione al polo Sud. In un certo senso, forse non per sua volontà, si è portato con sé il segreto di “Quel continente incantato nel Cielo : Terra di eterno mistero”, così come lui stesso lo definì. In quegli stessi anni, con l’avvento dell’era ufologica, le ricerche sulla civiltà dell’interno si relazionano a quelle ufologiche. Questo scrive O.C.Huguenin, nel suo “Dal Mondo Sotterraneo al Cielo: Dischi Volanti” del 1957: “Dobbiamo tenere in considerazione la più recente e interessante teoria proposta come spiegazione dell'origine dei dischi volanti: l'esistenza di un grande Mondo Sotterraneo con innumerevoli città in cui vivono milioni di persone. Questa umanità separata da quella di superficie ha raggiunto un alto grado di civiltà, di organizzazione economica e sociale, di sviluppo spirituale e culturale, unitamente ad uno straordinario progresso scientifico, a paragone del quale l'umanità che vive sulla superficie della Terra può essere considerata barbara. Stando alle informazioni fornite dal comandante Paulo Strauss, il Mondo Sotterraneo non si limita a caverne, ma è molto più esteso, occupando un'enorme cavità nel cuore della Terra, abbastanza ampia da contenere città e campi, dove vivono esseri umani e animali, il cui aspetto fisico è simile a quelli della superficie". Ray Palmer, nel 1959 : "Un'enorme quantità di prove indica che vi è un luogo sconosciuto di enormi dimensioni sotto la superficie da dove forse provengono i dischi volanti".  Mentre Raymond Bernard nel suo “Il Mondo Sotterraneo”, del 1960: "La tragica morte e scomparsa del capitano Mantell, che inseguì un disco volante finché quest'ultimo perse la pazienza e lo fece svanire disintegrandolo, starebbe a indicare che quella razza padroneggia una forma di energia superiore, che Bulwer Lytton chiamò "VRIL", che aziona i loro velivoli; essi se ne servono a fini distruttivi quando sono costretti a farlo per autodifesa". Anche Hossendowsky in “Bestie, Uomini e Dei” ha affermato: "…la gente di Agarthi, in veicoli misteriosi e sconosciuti, sfreccia all'interno degli angusti passaggi all'interno del nostro pianeta. Ed infine nuovamente Roerich nel suo “Cuore dell’Asia” del 1928: "Notiamo qualcosa di lucente, che vola molto alto da nord-est a sud. Prendiamo nelle tende tre potenti binocoli e osserviamo l'enorme sferoide che brilla ai raggi del sole, visibile chiaramente sullo sfondo azzurro del cielo, mentre si muove a grande velocità. Poco dopo notiamo che cambia bruscamente direzione volando da sud a sud-ovest e scompare dietro i picchi innevati della catena di Humboldt. L'intero campo segue l'insolita apparizione e i lama bisbigliano : "Il Segno di Shamballah". La relativa conoscenza che si ha sull’argomento  rende l'idea di esseri che provengono dall’interno abitato del pianeta. Sono per lo più creature che vibrano su altre dimensioni benché volutamente simili alla nostra grazie ad un’intrinseca dote mutante che queste dimensioni possiedono e che vengono da loro utilizzate per adattarsi alle dimensioni in cui decidono di operare. Sono popoli che occupano la cavità interna del pianeta, alcuni hanno origine terrestre, le antiche civiltà perdute ed emigrate all’interno, altri hanno origine extraterrestre ma risiedono sulla terra da prima che l’uomo fosse. Sono in contatto dal 1980 con Personaggi che si sono dichiarati Extraterrestri ma residenti nella cavità interna del pianeta, nel meraviglioso continente di Agharti. I contatti sono psichici e telepatici ed usano delle canalizzazioni. Questi Personaggi affermano di partecipare ad una super civiltà multirazziale e multidimensionale. Esercitano una spontanea regola di coscienza per cui nessuno abbia il superfluo ma tutti il necessario. E costruiscono la loro civiltà sull’espressione della loro spiritualità per cui amano gli altri come se stessi. Hanno compreso l’unità nella dualità. Hanno superato i confini di ciò che chiamiamo bene e male. Conoscono ed utilizzano le forze e gestiscono il loro equilibrio con estrema libertà e padronanza. Sono esseri liberi e sovrani di loro stessi. Affermano di essere in possesso di una scienza e di una tecnologia per noi fantascientifica. Manipolano la luce come esseri fatti di luce. Cavalcano il tempo. Affermano di utilizzare una corrente cosmica, di natura magnetica ed eterica che chiamano VRIL. Essa è il veicolo della radiazione unitiva fondamento della vita. Il VRIL viene canalizzato ed irradiato sul pianeta per mezzo di una gigantesca antenna di enorme potere (ZED) alla quale converge l’intera energia della Terra. Lo ZED è il centro operativo del Pensiero Solare. In Agharti vi sono molti popoli e molte razze. Ma tutti guardano al Re del Mondo come alla Luce della loro Civiltà. Egli è l’Essere più evoluto, più antico. Egli non governa, ama e dona vita. Tutto ciò che ha coscienza di Lui vive nell’armonia universale. Il popolo dell’interno segue l’evoluzione della razza umana di superficie(?). Affermano che alcuni milioni di cittadini di Agharti sono operativi sulla superficie e che sono programmati per ritornare alla loro patria. Denunciano gravi squilibri nell’ecosistema e nella struttura eterica del pianeta e gravi degenerazioni nel sistema genetico della razza umana. Affermano che l’umanità di superficie ha violato gli equilibri del sistema cosmico e che subirà gravi effetti di ripercussione. Pensano al di la delle nostre morali ma reputano per noi immorale la civiltà che abbiamo edificato. E’ immorale che milioni di esseri umani patiscano e muoiano per la fame, la denutrizione, le malattie. E’ immorale che la nostra vita sia totalmente inconsapevole che tre quarti del pianeta è in fiamme. Che c’è guerra. Morte. Che il nostro occidente e la nostra stessa vita sono il polo di un gigantesco e feroce meccanismo di sfruttamento dell’uomo sull’uomo, della nazione sulla nazione. Ci sono troppi luoghi sulla terra dove ancora la vita non ha nessun valore. La dicotomia ed il conflitto tra il nord ed il sud del mondo, spinge verso l’autodistruzione implosiva. Si osserva un maggiore pericolo di una guerra a carattere mondiale oggi di quanto lo si notasse 10 o 20 anni fa. Il tempo è poco ma il declino degli eventi è molto veloce. Qualcuno può ancora pensare o ancor peggio credere che il pianeta terra possa tollerare ancora per molto la violenza che l’umanità le infligge?  Quello che sembra certo è che la civiltà dell’interno prenderà contatto con quella della superficie. Ma ancora non abbiamo consapevolezza del sentiero che attende la razza umana e da quali pericoli e da quale e quanta sofferenza sarà segnato il suo cammino. Gli antichi saggi dell’oriente ci insegnano che ciò che si semina si raccoglie. In questo momento siamo vittime di noi stessi. Il pianeta Terra e l’umanità subiranno una grande purificazione e saliranno un gradino evolutivo. Allora i popoli di Agharti si manifesteranno in superficie per unire l’interno con l’esterno. E il giorno in cui l’interno si unirà all’esterno sarà un giorno di gioia e di celebrazione di una nuova era. Anche gli uomini della superficie celebreranno finalmente la gloria del Re del Mondo. Quando conosceremo la verità saremo uomini liberi.
Fonte : Agartha La sorgente originaria, di Carlo Barbera, Pendragon edizioni 2003

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