venerdì 6 agosto 2010

Niente Big Bang, niente fine Nuova teoria per l'Universo

NESSUN inizio, nessuna fine, ma un Universo in continua evoluzione, dove massa, tempo e spazio possono convertirsi l'uno nell'altro. Un Universo dunque, senza Big Bang e senza fine. Questo è il cosmo in cui viviamo, così come lo ha concepito e definito Wun-Yi Shu della National Tsing Hua University di Taiwan, che permette di risolvere molti problemi ancora aperti della teoria oggi comunemente accettata, che vuole che l'Universo in cui viviamo sia nato dal Big Bang.

Nell'Universo di Shu sono quattro gli elementi in contrasto con l'attuale teoria dell'evoluzione del cosmo e che ne danno una nuova visione. Il primo: la velocità della luce e la "costante gravitazionale" non sono costanti, ma variano con il tempo. Il secondo: il tempo non ha avuto né inizio, né fine, quindi non c'è stato alcun Big Bang. Il terzo: la sezione spaziale dell'Universo è paragonabile ad una sfera a più di tre dimensioni, un'immagine inconcepibile con la fantasia umana, ma che si spiega solo matematicamente. Il quarto, infine: l'Universo vede momenti di accelerazione e decelerazione nella sua espansione.

L'ipotesi di Shu vede da una nuova prospettiva le entità che stanno alla base dell'Universo, in  quanto il tempo e lo spazio si possono convertire l'uno nell'altro con la velocità della luce come fattore di conversione. La massa e la lunghezza sono anch'esse intercambiabili: la conversione dipende dalla "costante gravitazionale", che è variabile nel tempo, e dalla velocità della luce, anch'essa variabile. Secondo questa nuova complessa visione, quando l'Universo è in espansione il tempo si converte in spazio e la massa in lunghezza. Quando l'Universo si contrae avviene il contrario.

"Nella mia visione dell'Universo la velocità della luce è un fattore di conversione tra il tempo e lo spazio, in quanto è semplicemente una delle proprietà della geometria dello spazio-tempo", spiega Shu, il quale continua: "Poiché l'Universo è in espansione si può ipotizzare che in fattore di conversione vari in rapporto a tale espansione e dunque la velocità della luce varia con il tempo cosmico".

Questa nuova concezione del cosmo in cui viviamo, tra l'altro, dà modo di spiegare la sua espansione senza ricorrere all'"energia oscura" che, secondo i canoni attuali, compone il 73% dell'Universo (il 23% è materia oscura e solo il 4% è materia ordinaria, quella di cui sono composte le stelle, i pianeti e tutto l'Universo visibile). Dell'energia oscura non si sa nulla e rimane il più grande mistero per gli scienziati.

Alcune critiche, tuttavia, sono già state mosse alla nuova teoria. Le più vigorose vengono da Michael Drinkwater, astronomo alla Univesity of Queelsland, il quale sottolinea come vi siano numerose prove che la velocità della luce è costante e non cambia con il tempo come sostiene Shu. La quantità di idrogeno, elio e altri elementi presenti nell'Universo, inoltre, sono coerenti con la nascita dell'Universo attraverso il Big Bang. Un'altra problematica riguarda la "radiazione cosmica di fondo" che, nel modello del Big Bang, corrisponde alla radiazione residua delle fasi iniziali della creazione dell'Universo e ne è considerata una conferma chiave. Shu è consapevole di queste controversie, ma secondo l'astrofisico è solo una questione di tempo e anch'esse troveranno una spiegazione nell'Universo infinito.

fonte: http://www.repubblica.it/scienze/2010/08/03/news/nessun_big_bang_nessuna_fine_una_nuova_teoria_per_l_universo-6015046/

giovedì 5 agosto 2010

Il Sottomondo

Dagli albori del genere umano, sin dall'alba dei tempi, è esistita una "leggenda" sull'esistenza di una Terra Santa o Paradiso Terrestre.  Quanto sopra è presente negli scritti e tradizioni dei popoli d'Europa, Asia Minore, Cina, India, Egitto e delle Americhe.  Nell'Antica Grecia, nei Misteri di  Delfi e di Eleusi, ci si riferiva a questa Terra Celeste come al monte Olimpo ed ai Campi Elisi. Tra i Veda veniva indicata con diverse denominazioni, quali Ratnasanu (picco della Pietra Preziosa), Hermadri (montagna d'oro), e monte Meru (dimora degli dei), l'Olimpo degli indù.  Anche le Edda scandinave menzionano la città celestiale, che corrispondeva alla sotterranea Terra di Asar delle genti di Mesopotamia. In altre parole, il Paradiso Terrestre.  E’ la Terra d'Immortalità o Agharti, il Mondo Sotterraneo. Questa terra è il Valhalla dei germani, il Monte Salvar dei Cavalieri del Santo Graal, l'Utopia di Thomas More, la Città del Sole di Campanella, la Shangri-la del Tibet. Anche Platone, grande storiografo della perduta Atlantide, racconta di misteriose gallerie sotterranee che attraversano il continente, "gallerie sia spaziose che anguste nell'interno della terra". Menziona anche un grande sovrano "che siede al centro della terra ed è il mediatore della religione per tutto il genere umano."  Il mito di Agarthi si sposa a quello del suo straordinario Sovrano, un essere soprannaturale che è la sintesi della coscienza dell’intero pianeta. Nel dopoguerra un esploratore della Marina Militare Americana, l’Ammiraglio Richard Byrd compì una serie di esplorazioni polari che hanno aperto una serie di domande ancora prive di una risposta chiara.  Nel 1947 egli compì un volo esplorativo di 400 miglia “oltre” il Polo Nord e nel 1956 compì un volo di 2300 miglia “oltre” il Polo Sud. olo. “Oggi, 13 gennaio, membri della spedizione degli Stati Uniti hanno penetrato per 2300 miglia una terra “oltre” il Polo. Il volo è stato effettuato dall’Ammiraglio George Dufek della Marina Militare degli Stati Uniti”. Byrd puntò la rotta sul polo magnetico alla partenza senza variare direzione. Quello che egli vide viaggiano “oltre” il polo fu un cambiamento repentino delle condizioni climatiche come pure una mutazione generale della flora e della fauna. Per alcune migliaia di miglia si avventurò in volo in un territorio tropicale con tutte le caratteristiche di tale ambiente. La testimonianza del contrammiraglio Richard Byrd è una pietra miliare per la ricerca sulla Terra Cava. E che la Terra oltre ad essere cava abbia anche delle aperture ai poli potrebbe essere la vera scoperta del duemila. Possono nascere domande sul perché, se questo fosse vero, la scienza terrestre non avrebbe rivelato una simile realtà, a meno che la scienza terrestre non sia affatto a conoscenza di questo e la cosa sarebbe molto significativa. L’ammiraglio Byrd morì poco dopo dalla seconda esplorazione al polo Sud. In un certo senso, forse non per sua volontà, si è portato con sé il segreto di “Quel continente incantato nel Cielo : Terra di eterno mistero”, così come lui stesso lo definì. In quegli stessi anni, con l’avvento dell’era ufologica, le ricerche sulla civiltà dell’interno si relazionano a quelle ufologiche. Questo scrive O.C.Huguenin, nel suo “Dal Mondo Sotterraneo al Cielo: Dischi Volanti” del 1957: “Dobbiamo tenere in considerazione la più recente e interessante teoria proposta come spiegazione dell'origine dei dischi volanti: l'esistenza di un grande Mondo Sotterraneo con innumerevoli città in cui vivono milioni di persone. Questa umanità separata da quella di superficie ha raggiunto un alto grado di civiltà, di organizzazione economica e sociale, di sviluppo spirituale e culturale, unitamente ad uno straordinario progresso scientifico, a paragone del quale l'umanità che vive sulla superficie della Terra può essere considerata barbara. Stando alle informazioni fornite dal comandante Paulo Strauss, il Mondo Sotterraneo non si limita a caverne, ma è molto più esteso, occupando un'enorme cavità nel cuore della Terra, abbastanza ampia da contenere città e campi, dove vivono esseri umani e animali, il cui aspetto fisico è simile a quelli della superficie". Ray Palmer, nel 1959 : "Un'enorme quantità di prove indica che vi è un luogo sconosciuto di enormi dimensioni sotto la superficie da dove forse provengono i dischi volanti".  Mentre Raymond Bernard nel suo “Il Mondo Sotterraneo”, del 1960: "La tragica morte e scomparsa del capitano Mantell, che inseguì un disco volante finché quest'ultimo perse la pazienza e lo fece svanire disintegrandolo, starebbe a indicare che quella razza padroneggia una forma di energia superiore, che Bulwer Lytton chiamò "VRIL", che aziona i loro velivoli; essi se ne servono a fini distruttivi quando sono costretti a farlo per autodifesa". Anche Hossendowsky in “Bestie, Uomini e Dei” ha affermato: "…la gente di Agarthi, in veicoli misteriosi e sconosciuti, sfreccia all'interno degli angusti passaggi all'interno del nostro pianeta. Ed infine nuovamente Roerich nel suo “Cuore dell’Asia” del 1928: "Notiamo qualcosa di lucente, che vola molto alto da nord-est a sud. Prendiamo nelle tende tre potenti binocoli e osserviamo l'enorme sferoide che brilla ai raggi del sole, visibile chiaramente sullo sfondo azzurro del cielo, mentre si muove a grande velocità. Poco dopo notiamo che cambia bruscamente direzione volando da sud a sud-ovest e scompare dietro i picchi innevati della catena di Humboldt. L'intero campo segue l'insolita apparizione e i lama bisbigliano : "Il Segno di Shamballah". La relativa conoscenza che si ha sull’argomento  rende l'idea di esseri che provengono dall’interno abitato del pianeta. Sono per lo più creature che vibrano su altre dimensioni benché volutamente simili alla nostra grazie ad un’intrinseca dote mutante che queste dimensioni possiedono e che vengono da loro utilizzate per adattarsi alle dimensioni in cui decidono di operare. Sono popoli che occupano la cavità interna del pianeta, alcuni hanno origine terrestre, le antiche civiltà perdute ed emigrate all’interno, altri hanno origine extraterrestre ma risiedono sulla terra da prima che l’uomo fosse. Sono in contatto dal 1980 con Personaggi che si sono dichiarati Extraterrestri ma residenti nella cavità interna del pianeta, nel meraviglioso continente di Agharti. I contatti sono psichici e telepatici ed usano delle canalizzazioni. Questi Personaggi affermano di partecipare ad una super civiltà multirazziale e multidimensionale. Esercitano una spontanea regola di coscienza per cui nessuno abbia il superfluo ma tutti il necessario. E costruiscono la loro civiltà sull’espressione della loro spiritualità per cui amano gli altri come se stessi. Hanno compreso l’unità nella dualità. Hanno superato i confini di ciò che chiamiamo bene e male. Conoscono ed utilizzano le forze e gestiscono il loro equilibrio con estrema libertà e padronanza. Sono esseri liberi e sovrani di loro stessi. Affermano di essere in possesso di una scienza e di una tecnologia per noi fantascientifica. Manipolano la luce come esseri fatti di luce. Cavalcano il tempo. Affermano di utilizzare una corrente cosmica, di natura magnetica ed eterica che chiamano VRIL. Essa è il veicolo della radiazione unitiva fondamento della vita. Il VRIL viene canalizzato ed irradiato sul pianeta per mezzo di una gigantesca antenna di enorme potere (ZED) alla quale converge l’intera energia della Terra. Lo ZED è il centro operativo del Pensiero Solare. In Agharti vi sono molti popoli e molte razze. Ma tutti guardano al Re del Mondo come alla Luce della loro Civiltà. Egli è l’Essere più evoluto, più antico. Egli non governa, ama e dona vita. Tutto ciò che ha coscienza di Lui vive nell’armonia universale. Il popolo dell’interno segue l’evoluzione della razza umana di superficie(?). Affermano che alcuni milioni di cittadini di Agharti sono operativi sulla superficie e che sono programmati per ritornare alla loro patria. Denunciano gravi squilibri nell’ecosistema e nella struttura eterica del pianeta e gravi degenerazioni nel sistema genetico della razza umana. Affermano che l’umanità di superficie ha violato gli equilibri del sistema cosmico e che subirà gravi effetti di ripercussione. Pensano al di la delle nostre morali ma reputano per noi immorale la civiltà che abbiamo edificato. E’ immorale che milioni di esseri umani patiscano e muoiano per la fame, la denutrizione, le malattie. E’ immorale che la nostra vita sia totalmente inconsapevole che tre quarti del pianeta è in fiamme. Che c’è guerra. Morte. Che il nostro occidente e la nostra stessa vita sono il polo di un gigantesco e feroce meccanismo di sfruttamento dell’uomo sull’uomo, della nazione sulla nazione. Ci sono troppi luoghi sulla terra dove ancora la vita non ha nessun valore. La dicotomia ed il conflitto tra il nord ed il sud del mondo, spinge verso l’autodistruzione implosiva. Si osserva un maggiore pericolo di una guerra a carattere mondiale oggi di quanto lo si notasse 10 o 20 anni fa. Il tempo è poco ma il declino degli eventi è molto veloce. Qualcuno può ancora pensare o ancor peggio credere che il pianeta terra possa tollerare ancora per molto la violenza che l’umanità le infligge?  Quello che sembra certo è che la civiltà dell’interno prenderà contatto con quella della superficie. Ma ancora non abbiamo consapevolezza del sentiero che attende la razza umana e da quali pericoli e da quale e quanta sofferenza sarà segnato il suo cammino. Gli antichi saggi dell’oriente ci insegnano che ciò che si semina si raccoglie. In questo momento siamo vittime di noi stessi. Il pianeta Terra e l’umanità subiranno una grande purificazione e saliranno un gradino evolutivo. Allora i popoli di Agharti si manifesteranno in superficie per unire l’interno con l’esterno. E il giorno in cui l’interno si unirà all’esterno sarà un giorno di gioia e di celebrazione di una nuova era. Anche gli uomini della superficie celebreranno finalmente la gloria del Re del Mondo. Quando conosceremo la verità saremo uomini liberi.
Fonte : Agartha La sorgente originaria, di Carlo Barbera, Pendragon edizioni 2003

mercoledì 4 agosto 2010

Egitto - ritrovamenti enigmatici e guerre nascoste

L'operazione sotto riportata  venne chiamata Operazione Dashur, che vede in collaborazione le forze armate Israeliane e squadre delta del vaticano; Un fruttuoso furto del Vaticano nell'antica Menfi, da quel che s'evince in relazione all"Operazione Entebbe" a Dashur:





Vi giro anche un documento che esiste in un'unica versione, la storia è incentrata su ritrovamenti in Menfi presso l'attuale Dashur, la fonte dalla quale arriva questa notizia comunica che questa operazione -venne catalogata come "Operazione Entebbe", in realtà: "Il Gran Furto del Vaticano con personale tecnico israeliano, (Squadre Delta del Vaticano), anche a Dashur fra il 1977/78".-  ma tutte le mie fonti confermano che l'operazione entebbe non si svolse in egitto, ma in uganda presso l'aereoporto di Kampala dove venne liberato l'equipaggio di un aereo dirottato da terroristi palestinesi -link:http://www.focusonisrael.org/2010/07/03/operazione-entebbe/ - Alla fine dell'articolo però, la fonte comunica che quella raccontata dai media non è altro che una bufala ideata per sviare l'opinione pubblica da ciò che successe veramente in Dashur;






"OPERAZIONE ENTEBBE"

Nel 1978 Jean Pierre Jorde, investigatore di fenomeni UFO, rese noto un caso accaduto fra le sabbie dell'Egitto e che fu diffuso dal giornale californiano "La Nazione" in tutto il mondo.

La piramide di Dashur in Egitto, e  tutte quelle intorno ad essa, divennero terreno per operazioni militari altamente segrete. Tramite una politica di cooperazione fra il governo egiziano e quello israeliano, il presidente Anwar el Sadat, in uno slancio di generosità permise ad un gruppo d'archeologi israeliani d'effettuare scavi al Nord della piramide di Snofru.

A metà del Febbraio 1978, quando gli investigatori si trovavano a quindici metri di profondità esplorando terreno mai violato, il cavalletto di una macchina fotografica s'appoggiò su quello che sembrava una pietra friabile, che cedette lasciando una breccia rivelante l'esistenza di una caverna; l'apertura fu ampliata con picconi e pale e in tale modo fu scoperto quello che non appariva appartenere all'Egitto millenario ma sconfinava al di là d'ogni logica.

Si trattava di un disco di 120 centimetri di diametro appoggiato su un treppiede, più spesso al centro e che raggiungeva in totale l'altezza di tre metri, era di un materiale morbido e metallico che non appariva affatto rovinato dal tempo. Quando fu esaminato l'interno della caverna, non furono trovati antichi idoli o oggetti tipici dell'antico Egitto, soltanto pillole ed equipaggiamenti elettronici in perfetto stato di conservazione. Prima di rendere nota la scoperta gli scopritori eseguirono molte fotografie per inviarle insieme al fotografo a Tel Aviv informando lo Stato Maggiore che avrebbe deciso cosa fare con tale scoperta in terra "nemica". Mentre il resto della squadra coprì con un telo la caverna, si continuarono le escavazioni nell'attesa d'istruzioni.

Le foto arrivarono al Ministro della Difesa israeliano che riunì un consiglio militare per discutere la soluzione al problema e decidere che cosa fare con l'oggetto. La decisione arrivò di mattina e contemplava l'idea che il reperto doveva essere recuperato e portato in Israele per lo studio e l'approvvigionamento della tecnologia a fini militari. Per quello si elaborò l'operazione. Un piccolo commando con gli elementi migliori dell'esercito si sarebbero infiltrati, senza essereindividuati, in terra egiziana fino ad arrivare al recupero del reperto che sarebbe stato trasportato sino ad Israele. L'operazione fu programmata per il 1 marzo, furono previste fronteggiamenti con le forze egiziane, scontati date le relazioni diplomatiche sulla pace fra i due governi.
In quell'operazione parteciparono tre Hércules 103 E (aerei cargo militari) per il trasporto, uno avrebbe fornito ospedale di campo, mentre gli altri, quattro camionette e armi leggere con cento soldati. Inoltre, fu utilizzato un Hercules 103 H, conoscito come ippopotamo che avrebbe trasportato un camion di dieci tonnellate, incaricato di trasportare la preziosa merce. Per coprire l'area ed assicurarsi il buon esito dell'operazione, uno squadrone di F4 avrebbe partecipato alla stessa. Siccome questa si sarebbe realizzata nel cuore dell'Egitto e il ritorno, effettuato via terra percorrendo grandi distanze, i veicoli furono equipaggiati in modo speciale per l'operazione.
L'operazione fu classificata ad alto rischio, effettuabile a qualsiasi costo, in modo tale che qualsiasi veicolo avariato si sarebbe potuto immediatamente abbandonare, allo stesso modo i feriti che non si sarebbero potuti trasportare, si sarebbe usato comunque un aereo Hercules come veicolo di recupero. Gli aerei sarebbero arrivati al luogo designato volando attraverso il Sinai ed il Mar Rosso, addentrandosi direttamente verso il basso Egitto. Una volta arrivati fino a lì, avrebbero dovuto caricare l'oggetto/i sul camion che si sarebbe poi aperto la trada verso la penisola del sinai fino a casa (israele). Dietro il camion si sarebbero posizionate le quattro camionette per protezione. Non ci sarebbero state fermate fino alle vicnanze del Nilo, due degli agenti segreti avrebbero preparato lance per l'attraversamento del fiume. Tutta l'operazione si basava sul fattore sorpresa per raggiungere con rapidità l'uscita prima che il Cairo inviasse truppe d'intercettazione ai convogli o potesse impedirne la ritirata. Alle tre della mattina si alzarono in volo dall'aeroporto di Tel Aviv gli aeromobili sopra indicati, in quello che si sarebbe creduta una normale missione, mentre all'alto comando delle Forze Armate Israeliane, si sperava nella risoluzione della stessa, della quale dipendeva una superiorità tecnologica e per raggirare paesi vicini ostili.

Alle 13,00 gli aerei arrivarono come previsto presso gli scavi, l'Hercules attrezzato come ospedale da campo era incaricato di rimpatriare nove preoccupati investigatori. Si stabilì un perimetro di difesa intorno alla piramide mentre si scaricavano i camion che si sarebbero diretti verso la caverna. Quando i soldati stavano già agganciando l'oggetto misterioso per caricarlo, apparvero le truppe egiziane allertate dai radar che detectarono l'arrivo degli Hercules. Gli egiziani inviarono un piccolo contingente sospettando che qualcosa d'importante stava accadendo, intendevano avvicinarsi senza comprendere l'importanza dell'operazione. Per tale ragione uscirono dai loro veicoli e formarono un fronte di battaglia ad una certa distanza. Gli israeliani meglio preparati ed addestrati risposero all'attacco con mortai e aarmi leggere in modo che in dieci minuti gli egiziani si rtirarono con forti perdite ma sperando in un numeroso rinforzo che s'avvicinava velocemente fino agli scavi.

Quando l'oggetto si trovava già sopra la piattaforma, arrivarono le truppe egiziane e iniziò un'estenuante battaglia, i mortai israeliani non cessavano di bombardare le truppe nemiche mentre i cannoni anti attacco erano diretti sui veicoli egiziani, i quali non immaginavano una lotta tanto disperata. La qualità delle armi israeliane e le loro truppe selezionate ottennero la vittoria su di un nemico superiore che tentava invano d'accerchiarli o d'aprire una breccia fra le sue fila. Quando il prezioso carico era già sul camion le gip lo circondarono e lo coprirono con le loro mitragliatrici calibro cinquanta raffreddate ad acqua mentre il combattimento continuava. Gli Hercules si dispiegarono fra una pioggia di proiettili mentre gli F4 massacravano le truppe egiziane e i soldati avanzavano sul campo della battaglai con razzi. Quando il convoglio alla fine potè partire con cinque minuti di ritardo sull'orario stabilito, undici soldati erano morti ed altri tre feriti, nei dintorni degli scavi giacevano numerosi corpi di soldati egiziani morti o feriti fra le sabbie del deserto, di fronte alla piramide di Snofru. Due camionette avanzavano davanti al camion ed altre dietro proteggevano il carico. I veicoli egiziani erano stati distrutti, ma temevano in quel momento un qualche attacco da parte dell'aviazione. Finchè non arrivarono al Nilo, i quattro F4 avevano sostenuto una dura battaglia con i Mig egiziani. Le truppe inviate dal Cairo non poterono intercettare in tempo il convoglio, così com'era stato pianificato, però le forze egiziane che si trovavano sulla rotta sostennero una disperata lotta fino alle 15,00 e gli israeliani furono costretti a difendersi sostenendo una dura opposizione. Quando poterono proseguire dieci soldati erano morti ed una camionetta distrutta. La grande disputa continuò per tutta la notte insieme alla persecuzione e agli attacchi sporadici.

All'alba rimanevano 800 chilometri di deserto e bisognava ricorrere al carburante di scorta. Intanto entrò in azione il quinto Hercules che atterrò nelle vicinanze fornendo il gasolio, e l'olio per motori, traendo i feriti per riportarli a casa. Continuarono la dura marcia con difficoltà fino a ricorrere a proteggersi nello stesso camion. Le perdite furono ingenti entrambi fronti, ma alla fine il camion raggiunse Israele. Valeva la pena il versamento di tanto sangue? Servì a qualcosa, creare una situazione internazionale tanto delicata per un mistero? Il motivo di tanti morti: un UFO sepolto sotto le sabbie del deserto da migliaia d'anni, di una tecnologia superiore alla nostra che si suppone sarebbe stato dissepellito con coscienza.

Gli israeliani sostengono valesse la pena mantenere il segreto su quello che conteneva l'oggetto, in quanto con quello si sviluppaerebbero armi di straordinaria potenza e si acquisirebbero nuove conoscenze.
Ulteriori applicazioni sono dibattute da parte delle autorità israeliane. Si sono realizzate sostanze che rallentano l'invecchiamento su soggetti di età maggiore di 81 anni, il processo contro il deterioramento tipico dell'età s'ottiene dopo tre settimane di trattamento,

Gli archeologi israeliani scopritori dell’oggetto volante affermano che potrebbero esserci più oggetti sotterrati fra le sabbie che circondano la piramide di Snofru, essa è assai particolare giacchè il suo angolo d'inclinazione cambia a due terzi di distanza dalla cima.

correzione e modifica eseguita sul testo "operazione entebbe" pubblicato in http://www.celiparalleli.com/

questa operazione Per i media della censura governativa internazionale, fu un raid effettuato in Congo e si presume, diretto dalla capitale Entebbe e da Tel Aviv, nel 1977.
Dell'"Operazione Entebbe", esiste un'unica versione giornalistica relativa ad un presunto riscatto di membri Libici Giudaici che furono trasportati, velocemente dal Congo fin entro recinti dello stato Vaticano in Medio Oriente (Israele), con un'operazione aerea e velivoli di grande portata che avrebbero quindi potuto trasbordare navicelle volanti abbandonate da millenni e chissà cos'altro. Quello che fu trafugato alla piramide di "Snofru", proveniva da camere sotterranee collocate a 15 metri in profondità. Scene trasmesse dai media televisivi come "Operaration Entebbe" ,erano atte a nascondere azioni vere di trafugazioni scortate con forze di reazione rapida a terra, da satellite e per fiume anche fra la piana di Dashur e un guado sul Nilo, nel 1977 e il 1978.

E' possibile che molte navicelle siano state scoperte agli inizi degli anni'70 con i radar Exocet, adesso i rilevamenti in profondità s'eseguono con strumentazione Haarp,  in grado di vedere sotto la superficie terrestre, fino a molte decine di metri.

In ogni caso, anche per l'esercito specializzato del Vaticano (Delta Force), trafugare navicelle degli Agharti in territorio "nemico", richiede operazioni assai ardite!

lunedì 2 agosto 2010

AGENTE IN BORGHESE AVVICINA PRESUNTI ALIENI

Notizia non nuovissima, ma interessante, datata 20-10-2009; buona lettura:


Una storia che ha dell'incredibile ma che è stata comunque segnalata qualche giorno fa dal Telegraph, noto quotidiano inglese di informazione, molto attento negli ultimi mesi alla casistica ufologica del Regno Unito.
L'episodio si sarebbe verificato quando un ufficiale delle forze dell'ordine inglesi in borghese, di passaggio nei pressi di un campo a Silbury Hill nel Wiltshire, ha notato tre figure immobili in mezzo al campo dove era apparso di recente un crop circle.
Gli uomini erano tutti alti oltre due metri, con capelli biondi e inizialmente il poliziotto aveva pensato si trattasse di ufficiali della scientifica che stavano investigando, dato che erano tutti vestiti di bianco.
Il ricercatore di cerchi nel grano Andrew Russell, che sta investigando sul caso, racconta al Telegraph l'accaduto con le parole dell'ufficiale: "Le figure erano alte oltre 2 metri e con capelli biondi. Sembrava stessero ispezionando il grano. Quando l'uomo si è avvicinato al limitare del campo ha sentito una sorta di rumore simile a quello elettrostatico (ndr. una sorta di scricchiolio continuo)".
"Il rumore sembrava correre per tutto il campo e anche il grano si muoveva dolcemente nella zona da cui sembrava generarsi il rumore".
"L'ufficiale ha dapprima urlato alle figure che inizialmente l'hanno ignorato, non degnandolo di uno sguardo. Quando però è entrato nel campo i tre lo hanno guardato e sono fuggiti".
Il poliziotto ha raccontato stupito: "Sono fuggiti più velocemente di quanto io abbia mai visto. Io non sarò una volpe ma loro scappavano velocissimi. Mi sono girato un secondo ed erano già spariti".
'A quel punto mi sono spaventato. Il rumore era ancora li e io ho iniziato a sentire una sensazione di disagio e sono tornato verso la macchina. Per il resto del giorno ho avuto un mal di testa martellante che non sono riuscito a calmare".
L'incidente è avvenuto il 6 luglio di quest'anno, cosa che ci fa pensare che il crop circle in questione sia molto probabilmente quello che abbiamo riportato in foto ( da www.cropcircleconnector.com ) che presenta un motivo di ispirazione Maya.
Il poliziotto ha confermato che le tre figure stavano osservando il cerchio nel grano che era apparso appena qualche giorno prima.
Il sergente, che ha voluto rimanere anonimo dato che il tutto è successo quando era fuori servizio, è rimasto talmente scosso che ha contattato alcuni ufologi per condividere la sua esperienza.
Un portavoce della polizia del Wiltshire ha commentato "Sembra che l'ufficiale fosse fuori servizio quando si è verificato l'episodio e quindi non abbiamo commenti da rilasciare dato che si tratta di un fatto personale e non una questione di polizia".
Andrew Russell è convinto della genuinità della storia del poliziotto.
"Sono convinto - ha dichiarato al giornalista del Telegraph - che l'ufficiale abbia vissuto una esperienza che non abbiamo ancora esplorato fino in fondo".


Fonte:
http://www.terninrete.it/headlines/articolo_view.asp?ARTICOLO_ID=202293

Il diario dell'ammiraglio R.E. Byrd

L'ammiraglio statunitense R. E. Byrd fu un grande esploratore. Compì diversi viaggi al Polo Nord ed in Antartide nella prima metà del '900. Iniziò la sua carriera di esploratore polare nel 1925. Il suo volo esplorativo al Polo lo consacrò leader dell'aviazione e delle esplorazioni polari nonchè eroe nazionale. Il 29 - 30 Maggio 1927 compì la transvolata dell'Oceano Atlantico da New York alla Manica che seguì quello di Charles Lindbergh di pochi giorni. Nel 1928 compì la sua prima grande esplorazione in Antartide, ma quella più importante è del 1946. Tutte le sue avventure sono narrate nel suo diario, conservato attualmente presso il Centro di Ricerca Polare Byrd dell'Università di Stato di Columbus (Ohio-USA). Il dottor Raimund E. Goerler, capo archivista del Centro Polare, nel trascrivere il contenuto del diario del 1925, tra le pagine "bianche", trovò una serie di affascinanti, incredibili e straordinarie informazioni datate 19 Febbraio 1947.
Esse non hanno nulla a che fare con la coraggiosa esplorazione artica ma riguardano esclusivamente la meravigliosa avventura accaduta all'Ammiraglio durante la sua quarta spedizione al Polo Sud:
(Versione tagliata)
"Devo scrivere questo diario di nascosto e in assoluta segretezza. Riguarda il mio volo antartico del 19 Febbraio dell'anno 1947. Verrà un tempo in cui la razionalità degli uomini dovrà dissolversi nel nulla, e si dovrà allora accettare l'ineluttabilità della Verità. Io non ho la libertà di diffondere la documentazione che segue, forse non vedrà mai la luce, ma devo comunque fare il mio dovere e riportarla qui con la speranza che un giorno tutti possano leggerla, in un mondo in cui l'egoismo e l'avidità di certi uomini non potranno più sopprimere la Verità".

19 Febbraio 1947

Sia la bussola magnetica che la girobussola cominciano a ruotare e ad oscillare, non ci è possibile mantenere la nostra rotta con la strumentazione. Rileviamo la direzione con la bussola solare, tutto sembra ancora a posto. I controlli sembrano lenti nel rispondere e nel funzionare, ma non c'è indicazione di congelamento. In lontananza sembrano esserci delle montagne. 29 minuti di volo trascorsi dal primo avvistamento dei monti, non si tratta di un'allucinazione. E' una piccola catena di montagne che non avevo mai visto prima.
Stiamo sorvolando la piccola catena di montagne e procediamo verso nord per quanto possiamo appurare.
Oltre le montagne vi è ciò che sembra essere una vallata con un piccolo fiume o ruscello che scorre verso la parte centrale. Non dovrebbe esserci nessuna valle verde qui sotto! C'è qualcosa di decisamente strano e anormale qui! Dovremmo sorvolare solo ghiaccio e neve! Sulla sinistra ci sono grandi foreste sui fianchi dei monti.
I nostri strumenti di navigazione girano ancora come impazziti, il giroscopio oscilla avanti e indietro.
Altero l'altitudine a 1400 piedi ed eseguo una stretta virata completa a sinistra per esaminare meglio la valle sottostante. È verde con muschio ed erba molto fitta. La luce qui sembra diversa. Non riesco più a vedere il sole. Facciamo un altro giro a sinistra e avvistiamo ciò che sembra essere un qualche tipo di grosso animale.
Assomiglia ad un elefante! NO!!! Sembra essere un mammut!
E' incredibile! Eppure è così! Scendiamo a quota 1000 piedi ed uso un binocolo per esaminare meglio l'animale. È confermato, si tratta assolutamente di un animale simile al mammut. Riporto questa notizia al campo base. Incontriamo altre colline verdi. L'indicatore della temperatura esterna riporta 24 gradi centigradi. Ora proseguiamo sulla nostra rotta. Gli strumenti di navigazione sembrano normali adesso. Sono perplesso circa le loro reazioni. Tento di contattare il campo base. La radio non funziona.
Il paesaggio sottostante è più livellato e normale (se è il caso di usare questa parola).
Avanti a noi avvistiamo ciò che sembra essere una città! E' impossibile! L'aereo sembra leggero e stranamente galleggiante. I controlli si rifiutano di rispondere!
Mio Dio!! Alla nostra destra e alla nostra sinistra ci sono apparecchi di uno strano tipo. Si avvicinano e qualcosa irradia da essi. Ora sono abbastanza vicini per vedere i loro stemmi. E' uno strano simbolo. Non lo rivelerò. E' fantastico. Dove siamo! Cosa è successo. Ancora una volta tiro decisamente i comandi. Non rispondono!!! Siamo tenuti saldamente da una sorta di invisibile morsa d'acciaio.
La nostra radio gracchia e giunge una voce che parla in inglese con accento che sembra leggermente nordico o tedesco! Il messaggio è: "Benvenuto nel nostro territorio, Ammiraglio. Vi faremo atterrare esattamente tra sette minuti. Rilassatevi, Ammiraglio, siete in buone mani".
Mi rendo conto che i motori del nostro aereo sono spenti. L'apparecchio è sotto uno strano controllo ed ora vira da sé.
I comandi sono inutilizzabili.
Riceviamo un altro messaggio radio. Stiamo per cominciare la procedura di atterraggio, ed in breve l'aereo vibra leggermente cominciando a scendere come sorretto da un enorme, invisibile ascensore.
Sto facendo un'ultima velocissima annotazione sul diario di bordo. Alcuni uomini si stanno avvicinando a piedi all'aereo. Sono alti ed hanno i capelli biondi. In lontananza c'è una grande città scintillante, vibrante di tinte dei colori dell'arcobaleno. Non so cosa succederà ora, ma non vedo traccia di armi su coloro che si avvicinano. Sento ora una voce che mi ordina, chiamandomi per nome, di aprire il portellone. Eseguo.
Fine del diario di bordo

Da questo punto in poi scrivo gli eventi che seguono richiamandoli dalla memoria. Ciò rasenta l'immaginazione e sembrerebbe una pazzia se non fosse accaduto davvero.
Il tecnico ed io fummo prelevati dall'aereo ed accolti in modo cordiale. Fummo poi imbarcati su un piccolo mezzo di trasporto simile ad una piattaforma ma senza ruote! Ci condusse verso la città scintillante con grande celerità. Mentre ci avvicinavamo, la città sembrava fatta di cristallo. Giungemmo in poco tempo ad un grande edificio, di un genere che non avevo mai visto prima. Sembrava essere uscito dai disegni di Frank Lloyd Wright, o forse più precisamente da una scena di Buck Rogers!
Ci venne offerta un tipo di bevanda calda che sapeva di qualcosa che non avevo mai assaporato prima. Era deliziosa. Dopo circa 10 minuti, due dei nostri mirabili ospiti vennero nel nostro alloggio invitandomi a seguirli. Non avevo altra scelta che obbedire.
Lasciai il mio tecnico radio e camminammo per un po' fino ad entrare in ciò che sembrava essere un ascensore. Scendemmo per alcuni istanti, l'ascensore si fermò e la porta scivolò in alto silenziosamente!
Procedemmo poi per un lungo corridoio illuminato da una luce rosa che sembrava emanare dalle pareti stesse! Uno degli esseri fece segno di fermarci davanti ad una grande porta. Sopra di essa c'era una scritta che non ero in grado di leggere. La grande porta scorse senza rumore e fui invitato ad entrare.
Uno degli ospiti disse: "Non abbiate paura, Ammiraglio, state per avere un colloquio con il MAESTRO..."
Entrai ed i miei occhi si adeguarono lentamente alla meravigliosa colorazione che sembrava riempire completamente la stanza. Allora cominciai a vedere quello che mi circondava. Ciò che mostrò ai miei occhi era la vista più stupenda di tutta la mia vita. In effetti era troppo magnifica per poter essere descritta. Era deliziosa. Non credo che esistano termini umani in grado di descriverla in ogni dettaglio con giustizia.
I miei pensieri furono interrotti dolcemente da una voce calda e melodiosa: "Le do il benvenuto nel nostro territorio, Ammiraglio". Vidi un uomo dai lineamenti delicati e con i segni dell'età sul suo viso. Era seduto ad un grande tavolo. Mi invitò a sedermi su una delle sedie. Dopo che fui seduto, unì le punte delle sue dita e sorrise.
Parlò di nuovo dolcemente e mi disse quanto segue: "L'abbiamo lasciata entrare qui perché lei è di nobile carattere e ben conosciuto nel Mondo di Superficie, Ammiraglio".
Mondo di Superficie, quasi rimasi senza fiato! - "Si, ribatté il Maestro con un sorriso, lei si trova nel territorio degli ARIANNI, il mondo Sotterraneo della Terra. Non ritarderemo a lungo la sua missione, e sarete scortati indietro sulla superficie e un poco oltre senza pericolo. Ma ora, Ammiraglio, le dirò il motivo della sua convocazione qui.
Il nostro interessamento cominciò esattamente subito dopo l'esplosione delle prime bombe atomiche, da parte della vostra razza, su Hiroshima e Nagasaki, in Giappone. Fu in quel momento inquietante che spedimmo sul vostro mondo di superficie i nostri mezzi volanti, i FLUGELRADS, per investigare ciò che la vostra razza aveva fatto. Questa è ovviamente storia passata, Ammiraglio, ma mi permetta di proseguire. Vede, noi non abbiamo mai interferito prima d'ora nelle guerre e nella barbarie della vostra razza, ma ora dobbiamo farlo in quanto voi avete imparato a manipolare un tipo di energia, quella atomica, che non è affatto per l'uomo.
I nostri emissari hanno già consegnato dei messaggi alle potenze del vostro mondo, e tuttavia esse non se ne curano. Ora voi siete stato scelto per essere testimone qui che il nostro mondo esiste. Vede, la nostra cultura e la nostra scienza sono avanti di diverse migliaia di anni rispetto alle vostre, Ammiraglio".
Lo interruppi: "Ma tutto ciò che cosa ha a che fare con me, Signore!". Gli occhi del Maestro sembrarono penetrare in modo profondo nella mia mente, e dopo avermi studiato per un po' rispose: "La vostra razza ha raggiunto il punto del non-ritorno, perché ci sono tra voi alcuni che distruggerebbero il vostro intero mondo piuttosto che rinunciare al potere così come lo conoscono...".
Annuii e il Maestro continuò: "Dal 1945 in poi abbiamo tentato di entrare in contatto con la vostra razza, ma i nostri sforzi sono stati accolti con ostilità: fu fatto fuoco contro i nostri flugelrads. Si, furono persino inseguiti con cattiveria e animosità dai vostri aerei da combattimento. Così ora, figlio mio, le dico che c'è una grande tempesta all'orizzonte per il vostro mondo, una furia nera che non si esaurirà per diversi anni. Non ci sarà difesa nelle vostre armi, non ci sarà sicurezza nella vostra scienza.
Imperverserà fino a quando ogni fiore della vostra cultura sarà stato calpestato, e tutte le cose umane saranno state disperse nel caos. La recente guerra è stata soltanto un preludio a quanto deve ancora avvenire alla vostra razza. Noi qui possiamo vederlo più chiaramente ad ogni ora... crede che mi sbagli? ".
"No, risposi, è già successo una volta in passato; giunsero gli anni oscuri e durarono per cinquecento anni".
"Si, figlio mio, replicò il Maestro, gli anni oscuri che giungeranno ora per la vostra razza copriranno la terra come una coltre, ma credo che qualcuno tra voi sopravvivrà alla tempesta, oltre questo non so! Noi vediamo in un futuro lontano riemergere, dalle rovine della vostra razza, un mondo nuovo, in cerca dei suoi leggendari tesori perduti, ed essi saranno qui, figlio mio, al sicuro in nostro possesso.
Quando giungerà il momento ci faremo nuovamente avanti per aiutare la vostra cultura e la vostra razza a rivivere. Forse per allora avrete appreso la futilità della guerra e della sua lotta... e dopo quel momento, una parte della vostra cultura e scienza vi saranno restituite cosi che la vostra razza possa ricominciare. Lei, figlio mio, deve tornare nel Mondo di Superficie con questo messaggio...".
Con queste parole conclusive il nostro incontro sembrava giunto al termine. Per un attimo mi sembrò di vivere un sogno... eppure sapevo che quella era la realtà, e per qualche strana ragione mi inchinai lievemente, non so se per rispetto od umiltà. Improvvisamente mi resi conto che i due fantastici ospiti che mi avevano condotto qui erano di nuovo al mio fianco. "Da questa parte, Ammiraglio", mi indicò uno di loro. Mi girai ancora una volta prima di uscire e guardai indietro verso il Maestro. Un dolce sorriso era impresso sul suo anziano viso delicato. "Addio, figlio mio", mi disse, e fece un gesto soave con la sua esile mano, un gesto di pace, ed il nostro incontro ebbe definitivamente termine. Uscimmo velocemente dalla stanza del Maestro attraverso la grande porta ed entrammo ancora una volta nell'ascensore. La porta si abbassò silenziosamente e ci muovemmo subito verso l'alto. Uno dei miei ospiti parlò di nuovo: "Ora dobbiamo affrettarci, Ammiraglio, in quanto il Maestro non desidera ritardare oltre il vostro programma previsto e dovete ritornare dalla vostra razza con il suo messaggio". Non dissi nulla, tutto ciò era quasi inconcepibile, e una volta ancora i miei pensieri si interruppero non appena ci fermammo. Entrai nella stanza e fui di nuovo con il mio tecnico radio. Aveva un'espressione ansiosa sul suo volto.
Avvicinandomi dissi: "E' tutto a posto Howie, è tutto a posto". I due esseri ci fecero segno verso il mezzo in attesa, salimmo e presto giungemmo al nostro aereo. I motori erano al minimo, e ci imbarcammo immediatamente. L'atmosfera era ora carica di una certa aria di urgenza. Dopo che il portellone fu chiuso, L'aereo fu immediatamente trasportato in alto da quella forza invisibile fino a quando raggiungemmo i 2700 piedi.
Due dei mezzi aerei erano ai nostri fianchi ad una certa distanza facendoci planare lungo la via del ritorno. Devo sottolineare che l'indicatore di velocità non riportava nulla, nonostante ci stessimo muovendo molto rapidamente. Ricevemmo un messaggio radio.
"Ora vi lasciamo, Ammiraglio, i vostri controlli sono liberi. Auf Wiedersehen!!!"
Guardammo per un istante i flugelrads fino a quando non scomparvero nel cielo blu pallido. L'aereo sembrò improvvisamente catturato da una corrente discensionale. Ne riprendemmo immediatamente il controllo. Non parlammo per un po', ognuno di noi era immerso nei propri pensieri.
Sorvoliamo nuovamente distese di ghiaccio e neve, a circa 27 minuti dal campo base. Inviamo un messaggio radio, ci rispondono. Riportiamo condizioni normali... normali. Dal campo base esprimono sollievo per aver nuovamente stabilito il contatto.
Atterriamo dolcemente al campo base. Ho una missione da compiere...

Fine delle annotazioni 11 Marzo 1947
Ho appena avuto un incontro di Stato Maggiore al Pentagono. Ho riportato interamente la mia scoperta ed il messaggio del Maestro. E' stato tutto doverosamente registrato. Il Presidente ne è stato messo al corrente.
Vengo trattenuto per diverse ore (6 ore e 39 minuti per l'esattezza). Sono accuratamente interrogato dal Top Security Forces e da una èquipe medica. È UN TRAVAGLIO!!!
Vengo posto sotto stretto controllo attraverso i mezzi di Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti d'America. Mi viene ordinato di TACERE su quanto appreso, per il bene dell'umanità!!! INCREDIBILE! Mi viene rammentato che sono un militare e che quindi devo obbedire agli ordini.

Ultima annotazione 30 Dicembre 1956
Questi ultimi anni trascorsi dal 1947 ad oggi non sono stati buoni... Ecco dunque la mia ultima annotazione in questo diario singolare. Concludendo, devo affermare che ho doverosamente mantenuto segreto questo argomento, come ordinatomi, durante tutti questi anni. Ho fatto questo contro ogni mio principio di integrità morale. Ora sento avvicinarsi la grande notte e questo segreto non morirà con me, ma, come ogni verità, trionferà. QUESTA È LA SOLA SPERANZA PER IL GENERE UMANO. Ho visto la verità ed essa ha rinvigorito il mio spirito donandomi la libertà! Ho fatto il mio dovere nei confronti del mostruoso complesso industriale militare.
Ora, la lunga notte comincia ad avvicinarsi, ma ci sarà un epilogo. Come la lunga notte dell'antartico termina, così il sole brillante della verità sorgerà di nuovo, e coloro che appartengono alle tenebre periranno alla sua luce...
Perché io ho visto "quella Terra oltre il Polo, quel Centro del Grande Ignoto".


Fonti: archivio NEXUS ed. italiana